Rapporti animali e vegetali
come insegnare all'uomo a vivere meglio


"Nessun organismo è a se stante: ognuno interagisce con gli altri organismi direttamente o indirettamente". (Symbiosis - An Introduction to Biological Associations). Nel mondo animale e vegetale sono sempre esistite collaborazioni tra individui molto diversi tra loro. Questa stretta collaborazione è detta simbiosi, che significa letteralmente "vivere insieme". Il termine fu coniato nel 1879 da Heinrich Anton de Bary per qualificare la natura dei licheni che dimostrò essere un'associazione alga-fungo. Questo accade perché il fungo da solo non può produrre il proprio nutrimento, e tramite piccolissime propaggini avvolge l'alga che si serve della fotosintesi per produrre gli zuccheri. L'alga, invece, riceve in cambio dal fungo l'umidità di cui ha bisogno e viene protetta dall'eccessiva luce solare.

In natura le simbiosi interessano un'enorme varietà di individui: interazione piante-microrganismi, piante-animali e animali-animali. Solitamente si usa definire col termine di ospite l'organismo più grande, e simbionte l'organismo più piccolo. In biologia possiamo definire ben quattro tipi di simbiosi:

  • Mutualismo (entrambe le specie ricevono un vantaggio)
  • Commensalismo od inquilinismo (simbiosi vantaggiosa per il commensale)
  • Parassitismo (parassita ottiene un vantaggio danneggiando l'ospite)
  • Amensalismo (simbiosi svantaggiosa per un membro ed indifferente per l'altro)

Inoltre la simbiosi può essere divisa in altre due categorie:

  • Ectosimbiosi
  • Endosimbiosi

Nell'ectosimbiosi il simbionte vive sulla superficie corporea dell'ospite, compresa la superficie interna del dotto gastrico. Invece nell'endosimbiosi il simbionte vive nello spazio intracellulare o extracellulare dell'ospite. In questo trattato mi riferirò soprattutto ai primi tre tipi di simbiosi, cercando di impressionarvi di quanto è incredibile la Natura.

Simbiosi pesce pagliaccio-anemone di mare 
( foto archivio V&A )

Mutualismo

Un esempio di mutua simbiosi è rappresentato dalla relazione tra i pesci pagliaccio e le anemoni di mare. Questi simpatici pesci del genere Amphiprion abitano nei tentacoli delle anemoni di mare (Heteractus Magnifica). Il pesce protegge le anemoni da altri pesci che si nutrono di queste e a loro volta i tentacoli urticanti dell'anemone lo proteggono dai suoi predatori. Questi pesci pagliaccio non si pungono grazie ad un particolare muco che li ricopre.

Un altro esempio è rappresentato dal Gubius che vive in simbiosi con un gamberetto. Il gamberetto scava e ripulisce una tana nella sabbia in cui vive col pesce. Dato che il gamberetto è pressoché cieco, in caso di pericolo il pesce gli tocca la coda, avvertendolo, ed entrambi si rifugiano nella tana. Una simbiosi famosa e fantastica è rappresentata dall'unione dell'uccello Pluvianus Aegyptius piviere egiziano e il coccodrillo. E' spettacolare come il piccolo uccellino si destreggi tra le fauci del temibile predatore, rimuovendo pezzi di cibo incastrati tra i denti del coccodrillo!!! Sembra un vero e proprio dentista.

Simbiosi bufaga becco rosso-impala 
( foto archivio V&A )

Così come la bufaga becco rosso (piccolo uccellino), gli aironi guardabuoi che vivono sul dorso di grossi mammiferi come gli ippopotami, le antilopi, le giraffe o anche le mucche. Questi singolari uccelli mangiano pidocchi, zecche ed altri parassiti che l'animale non è in grado di rimuovere da solo. Inoltre rimuovono eventuale tessuto infetto e vermi che provocherebbero necrosi all'animale se non rimossi. Avete mai visto un serpente nel nido di un uccello? E' quello che accade in Texas dove vive il serpente cieco del Texas che si rifugia nel nido dell'assiolo americano. Anziché far male ai piccoli, il serpente mangia le formiche, mosche ed altri insetti insieme alle loro larve. Secondo una ricerca condotta dalla rivista "New Scientist", gli uccellini allevati col serpente nel nido "crescono più in fretta e hanno più probabilità di sopravvivere" rispetto a quelli allevati senza l'ospite.

Commensalismo

Dal latino "condividere la tavola", consiste in un'interazione simbiotica non obbligatoria tra due esseri viventi in cui uno approfitta del nutrimento o degli scarti dell'altro.
Forme di commensalismo sono:

  • Foresi: l'utilizzo di un secondo organismo utile per il trasporto ( la remora sullo squalo o gli acari sugli escrementi degli insetti)
  • Inquilismo: l'uso di un secondo organismo per abitare. Basti pensare al picchio che costruisce il proprio nido nel tronco di un albero, o alcune orchidee che crescono sugli alberi.
  • Metabiosi: consiste nell'utilizzare qualche cosa che l'altro organismo ha prodotto. Per esempio i paguri che utilizzano le conchiglie dei gasteropodi per proteggere il proprio corpo.

Parassitismo

E' un'associazione biologica tra due specie di organismi, nella quale una ha il sopravvento sull'altra. La prima specie è detta parassita, l'altra ospite.
Il parassita può essere un microrganismo, un vegetale o un animale, solitamente è un organismo molto piccolo che vive a spese di un organismo più grande.
I parassiti a loro volta si dividono in:

  • Facoltativi: vivo indipendentemente dall'ospite
  • Obbligatori: non riescono a procurarsi il cibo autonomamente.

Ascaridi
( foto archivio V&A )Anche noi umani conviviamo con una miriade di parassiti all'interno del nostro corpo: gli endoparassiti. Ad esempio esiste l'Ascaris lumbricoides, il quale in luoghi dove l'igiene è pessima, contagia l'uomo e depone tantissime uova dalle quali si schiuderanno nuovi parassiti, provocando così infezioni nell'individuo ospitante.

Tra gli ectoparassiti, cioè parassiti che vivono sull'individuo ospite, ricordiamo le sanguisughe che rimangono attaccate all'organismo per tutta la durata del loro "banchetto".

L'uomo è sempre stato a contatto con l'animale fin dall'antichità. Basti pensare ai nostri antenati che avevano capito come "fruttare" al massimo le potenzialità del cane selvatico, che poi sarebbe diventato nel corso dei secoli il compagno fedele di re, regine e di uomini comuni. E che dire di uccelli che ci dilettano col loro canto, ci affascinano con le loro forme e con i loro colori più svariati? Chi di voi non ha mai avuto un pesce rosso?!? Che utilità ha se non quella di allietare le nostre giornate muovendosi tranquillo in un piccolo acquario da noi allestito quasi come un piccolo angolo di paradiso?!?! E che dire poi di cavalli, utilizzati insieme a buoi per i lavori pesanti che l'uomo da solo non sarebbe mai riuscito a portare a termine? Insomma, l'uomo non può vivere senza animali, anche perché in molti casi sono la sua fonte di sostentamento e di vita.

La società di oggi è una società sempre più proiettata verso l'innovazione e le nuove tecnologie, noi forse ricerchiamo nell'animale quel piccolo paradiso terrestre che è ormai scomparso da tempo. Ci creiamo un mondo parallelo, dove ogni animale, bello o brutto che sia, ci da immensa gioia. Non è forse la cosa più bella tornare a casa dopo una giornata di stress e di duro lavoro, sedersi sul divano ed accarezzare l'amico fido? Anche se le nuove tecnologie hanno preso il sopravvento, l'uomo ricerca sempre nel suo piccolo mondo quel bellissimo rapporto di simbiosi, di collaborazione e di "amicizia" che ha col mondo animale. La natura ci serve, ci aiuta, ci fa star bene con noi stessi e con gli altri, anche se a volte forse non la trattiamo con quel dovuto rispetto che si meriterebbe...


Testo di: Annalisa Subacchi - Dottore in Scienze Naturali
Foto archivio V&A


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