
Gentile Esuperanzi,
sono una allevatrice di Lucherini Testa Nera ancestrali, non tesserata ancora ad alcuna federazione ornitologica e desidererei avere da lei
alcuni ragguagli, circa la selezione di due belle mutazioni di colore della specie. Mi riferisco al Diluito Doppio Fattore ed al Lutino.
Circa il Diluito Doppio fattore, gradirei conoscere se e' possibile e consigliabile l'accoppiamento in purezza, perche' accoppiando con Diluiti
Singolo Fattore, si ottiene se non erro il 50% Singolo e il 50% Doppio Fattore, mentre accoppiando tra Diluiti Doppio Fattore tutta la progenie
presenta fenotipicamente la doppia diluizione cromatica (pił richiesta credo dal mercato).
In merito alla mutazione Lutino, vorrei cortesemente chiarirmi se e' determinata da un gene recessivo. Credo che per i Lutino - che presentano
occhio rosso - sia sempre consigliabile accoppiare tra puri e portatori, con l'accortezza di scegliere i maschi puri e le femmine portatrici.
L'occhio rosso, se non erro, inficerebbe parzialmente la facolta' visiva, pertanto ecco perche' preferire la femmina portatrice, considerando che
e' soprattutto la femmina ad imbeccare i novelli. Corretto quanto esposto?
Attendo un suo parere e mi complimento per la consulenza specialistica che ha messo a disposizione degli utenti del portale. Grazie, cordiali
saluti.
Barbara Monteleone - Cremona
Risponde Renzo Esuperanzi
Gentile Barbara,
le due mutazioni alle quali fa riferimento, hanno storie distinte. La diluito, e' stata traslata nel Lucherino testanera dal Lucherino ad inizio
anni 90. La lutino invece, e' apparsa nel Lucherino testanera stesso una quindicina di anni fa e da li' e' stata traslata nel Lucherino in questi
ultimi anni. Nella selezione di entrambe, va ricercata la massima saturazione dei pigmenti residui che, nel primo caso (diluito), sono melanine e
lipocromi e nel secondo caso soltanto lipocromi.
Vale a dire che, un Testanera diluito, sia esso singolo che doppio fattore, deve essere il piu' ossidato (scuro) possibile, con un lipocromo
saturo e brillante. Quindi, anche nei doppio fattore, la testa dei maschi deve essere pigmentata di grigio scuro. Vanno pertanto scartati i
soggetti scarsamente saturi di melanine. Negli accoppiamenti, ogni soluzione e' buona purche' non si perda di vista il punto di arrivo e cioe'
l'ottenimento di soggetti ossidati. Tendenzialmente la mutazione tende "a schiarire" e quindi volendo accoppiare i diluiti doppio fattore tra loro,
e' indispensabile scegliere soggetti molto tipici per forma, disegno e soprattutto colore.

Nei lutino (il nome non e' corretto perche' fuorviante, meglio sarebbe chiamarlo citrino) e' tutto piu' semplice, perche' bisogna avere cura solo
della forma e del lipocromo. Qui, onde evitare di produrre soggetti che vedono poco, e' meglio non accoppiare mai lutino x lutino, ricorrendo
agli ancestrali omozigoti o portatori della mutazione. Essendo la lutino mutazione recessiva, accoppiando lutino x ancestrale, si ottengono tutti
soggetti ancestrali portatori della mutazione, che poi possono essere utilizzati per accoppiare ai lutino onde ottenere i soggetti mutati.
La sua deduzione di usare il piu' possibile la femmina portatrice e' corretta, perche' tendenzialmente i lutino vedono poco (anche i maschi).
Sperando di essere riuscito a chiarire alcuni dei suoi dubbi, le auguro buona fortuna per l'affascinante esperienza che sta affrontando.
Renzo Esuperanzi