melanogenesi nel canarino opale

 

Nidiata di canarini nero opale - foto dalla rete
Egregio Dottore Canali,

leggendo sul numero 59 della rivista "Alcedo - Ornitologia e Natura" - (sett./ott. 2011), un articolo del giudice Diego Crovace, circa la formulazione di una teoria del comportamento e meccanismo della melanogenesi nei canarini "Opale", mi piacerebbe conoscere il suo pensiero a riguardo. Nel ringraziarla per la sua disponibilità, le porgo distinti saluti.

Nicola Tazza - località omessa








Risponde Giovanni Canali


Canarino nero opale giallo mosaico - foto dalla reteGentile sig. Tazza,

nell’intervento di Crovace, ottimo come di regola, che lei indica, non ravviso come dice lei la formulazione di una teoria sulla melanogenesi ecc. del tipo opale. C’è un pregevole discorso sulle differenze fra l’opale tipico e l’espressione quarzo che non ritiene essere una mutazione (ritengo molto probabile che abbia ragione) inoltre fa cenno all’azione della mutazione opale, in modo corretto, ma non così nuovo da poter parlare di teoria. Ho rivisto il testo di Faggiano "Mutatis Mutandi" ove l’autore parla di riduzione quantitativa e modificazione qualitativa sulle melanine, in particolare sulle eumelanine. Si parla anche di scarsa presenza di melanosomi più sviluppati. Quest’ultimo aspetto non mi è molto chiaro, ricordo ma non sono in grado di citare, che in alcune pubblicazioni si è parlato anche di granuli di eumelanina che paiono come gonfiati, forse è riconducibile a quello. Entrambi gli autori hanno giustamente sottolineato il fatto che nell’opale, a questo punto da precisare tipico, la melanina si sposta in maggioranza nella pagina inferiore della penna ed è questo un aspetto importantissimo, peraltro già da tempo segnalato da vari autori. L’abbassamento della melanina è da considerare la causa delle irregolarità di piumaggio, note nell’opale nero, per via del loro peso abbassato. È importante l’abbassamento anche per l’effetto azzurro che necessita di melanine ridotte.


Canarino quarzo - foto ed allevamento MontanaroLe comunico che finalmente ho esaminato alla mano un cosiddetto quarzo di quelli più netti, ebbene confermo che la melanina non si abbassa, perlomeno non in modo rilevabile ed è più scuro dell’opale tipico. Ho anche avuto modo di parlare con allevatori stranieri che mi hanno detto che con accoppiamenti con portatori si ritorna verso l’opale. Ritengo molto probabile che il quarzo non sia una mutazione, bisogna però dire che a livello di atipicità sia uno dei fenomeni più clamorosi, degno di approfondimento. Colgo l’occasione per una osservazione: è molto grave che i cosiddetti quarzo vincano se presentati come opale, come accade specialmente all’estero. Delle due l’una: o sono una mutazione e allora è ovvio che non possano vincere in un tipo diverso, o non lo sono e allora è parimenti grave, visto che hanno perso i caratteri tipici fondamentali del tipo di appartenenza. Cordialmente.


Giovanni Canali