gloster fancy dal piumaggio difettoso

 

Canarino gloster fancy corona - foto dalla rete Salve Dott. Canali,

le chiedo scusa per l’argomento, vorrei farle una domanda riguardante un problema di piumaggio di alcuni Gloster. So bene che esco dalle sue competenze, ma non riesco ad ottenere risposte esaurienti da chi alleva Gloster. Quest’anno mi sono nati tre soggetti corona brinati, due sicuramente maschi, che presentano tra le scapole una spaccatura del piumaggio, con le piume rivolte verso l’alto, come fosse un'arricciatura, lunga dai tre ai cinque mm.. Inizia dalla base del collo e và verso la coda. Sono cugini, le madri sono sorelle figlie di un maschio del 2007 che presentava il difetto, che sparì alla prima muta da adulto. I loro fratelli consort non presentano questo difetto. Anche nell’allevamento di mio figlio (miei soggetti) si è presentato il problema, ma il padre viene da un altro allevamento, dove acquistai due – tre soggetti, anni fa. Sospetto fortemente una consanguineità deleteria. Ringraziandola, porgo distinti saluti.

Giuliano Giorgi - Modena







Risponde Giovanni Canali


Canarino gloster fancy consort - foto dalla reteGentile sig. Giorgi,

certi problemi di piumaggio, dovrebbero essere trasversali alle varie razze, anche se la diversità delle selezioni può rendere alcuni difetti più o meno diffusi a seconda dei casi. I gloster li ho allevati secoli or sono, da ragazzino e non erano neanche puri. Era la fase arca di Noé che non rinnego, anzi rivendico, poiché fu utilissima per la mia preparazione di base. Chiuso questo inciso le chiedo se si tratta dello stesso difetto che ho segnalato su "Italia Ornitologica" nell’articolo “Problemi difficili” - n°11 Nov. 2011. In tale articolo ho parlato delle barrature tipiche dei Carduelis, di un certo ricciolo sul collo, che forse corrisponde al problema da lei segnalato e degli sbuffi sui fianchi. Se i difetti corrispondono, non ho altro da aggiungere al tema oltre quello già scritto nell’articolo citato. Se ritiene non corrispondano, mi precisi meglio. In questa sede esprimo stupore per la mancata espressione del difetto segnalata in un soggetto di seconda muta. Non credo che la presenza o meno di ciuffo possa essere connessa, penso senz’altro ad una casualità. Quanto alla consanguineità, gli zootecnici non hanno la stessa opinione, ci sono i fautori come i detrattori; io come noto sono un detrattore, pur riconoscendone l’importanza, anche storica. Sia i fautori che i detrattori sono tuttavia concordi sul fatto che la consanguineità debba essere sempre associata ad una selezione rigorosa, altrimenti è un'assurdità. Sul mio testo ne parlo compiutamente. Non necessariamente la diffusione di un difetto in un ceppo è imputabile alla consanguineità stretta. Quella lata è di fatto inevitabile e comunque non sempre necessariamente imputabile, specialmente se un difetto è frequente in generale. Più probabile un riferimento alla "legge del fondatore" che segnala la frequenza di caratteristiche, sia buone che cattive, dei soggetti originali da cui discende un ceppo. Gradisca cordiali saluti.


Giovanni Canali