canarino isabella

 

Canarino isabella giallo intenso - foto del Pozzo
Gent.mo Dott. Canali,

torno ad importunarLa per chiederLe qualche notizia in merito ai canarini isabella. In qualche mostra ho notato che tale specie non e' più largamente rappresentata, a differenza di quello che avveniva tempo fa. Mi piacerebbe conoscere con che specie si possono ottenere attraverso i vari incroci, cioe' tra l'unione di due soggetti con determinate caratteristiche.

Colgo l'occasione per chiedere se il suo libro che ha pubblicato e' anche disponibile in formato ebook o pdf, considerato che il costo di spedizione dell'edizione cartacea e' quasi uguale al costo stesso del libro, logicamente pagando il formato ebook. La ringrazio.

Giovanni Erre - Localita' omessa







Risponde Giovanni Canali


Canarino isabella rosso mosaico - foto dalla reteGentile Giovanni Erre,

Prima di tutto mi occorre l’opportunità di correggere un’espressione; l’isabella non e’ una specie ma un tipo. Specie e' il canarino (Serinus canaria) che allo stato domestico si divide in varie razze, ad esempio: Lizard, Harzer, Canarino di colore, ecc.. Nella razza Canarino di colore, ma non solo, ci sono diversificazioni nelle melanine prodotte da mutazioni, interazioni di mutazioni e selezioni, che costituiscono tipi diversi. I tipi piu’ importanti sono i tipi base, cioe’: il nero (che corrisponde sia pure con diversificazioni selettive al tipo selvatico), il bruno, l’agata e l’isabella. Da precisare che l’isabella non e' una mutazione ma bensi' l'interazione delle mutazioni bruno ed agata, vale a dire che e' un bruno diluito. Bruno e agata sono mutazioni recessive e legate al sesso, l’agata ha diverse espressioni legate alla presenza di geni modificatori autosomici.

L’isabella, molti anni fa, venne ottenuto attraverso il crossing-over. Accoppiando agata x bruno si hanno femmine agata o brune, a seconda del maschio usato; infatti le femmine sono come il padre e maschi nero/bruno e agata. Questi maschi vennero chiamati “passe par tout”, poiche' grazie al crossing-over non producono solo femmine brune ed agata ma anche nere ed isabella (agata + bruno), proprio per la ricombinazione consentita dal crossing-over. Questo aspetto e' spiegato sul mio testo, nei capitoli sul crossing-over e sulla genesi dell’Isabella. Oggi non si usano piu' i “passe par tout”, poiche' si hanno di tutti e quattro i tipi, ma di scadente qualita’.


canarino isabella rosso intenso - foto dalla reteI migliori neri si ottengono accoppiando in purezza nero x nero. I migliori bruni accoppiando in alternanza bruno x bruno e nero-bruno/bruno x bruna, o bruno x nero-bruna. Ho usato il termine nero-bruno anziche’ nero, come una volta, per indicare la necessita’ che anche i neri usati per i bruni abbiano bene espressa la feomelanina bruna. I migliori agata si ottengono accoppiando in purezza agata x agata o anche agata x isabella, purche' l’isabella usato provenga da ottimi agata. I migliori isabella si ottengono accoppiando agata/isabella x isabella o isabella x agata, o anche isabella x isabella. L’accoppiamento con l’agata, per l’isabella e’ ottimale poiche’ aiuta a mantenere il disegno. L’accoppiamento in purezza va bene ma puo’ indebolire il disegno, insistendo troppo a lungo.

La ragione del calo di isabella puo’ essere legato a fatti contingenti, come le mode o anche ad altre questioni. Secondo me puo’ incidere il fatto che non si ama l’accoppiamento misto con l’agata che e’ necessario, per varie ragioni. Alcuni vogliono tutti isabella, altri non sono in grado di prevedere i risultati dell’accoppiamento misto. Le sembrera’ impossibile, ma molti allevatori anche premiatissimi sanno dire, di solito, cosa si ottiene accoppiando maschio isabella x femmina agata, ma non l’inverso. Inoltre c’e' la radicata convinzione che gli agata ottenuti accoppiando con isabella siano scadenti, il che non e’ vero, a meno che si usino isabella scarsi. Il problema e’ che a lungo, specialmente negli isabella rosso mosaico, ma non solo, si sono selezionati soggetti deboli di disegno, spesso al punto di somigliare a pessimi satine’. Questo errore nasce dalla convinzione errata che un disegno debole fosse piu’ diluito, ma diluizione non e’ sinonimo di debolezza. Al posto del nero concentrato espresso negli agata, nell’isabella ci vuole il nocciola, non un brunello sbiadito, corrispondente in un agata ad un grigiastro. Probabilmente quest’ottica risulta di difficile comprensione e non si vuole accoppiare con agata, cosa necessaria.


Canarino isabella bianco - foto dalla reteAccoppiamenti, secondo tradizione il maschio è indicato per primo:

Isabella x Isabella = solo Isabella sia maschi che femmine.
Isabella x Agata = maschi Agata/Isabella e femmine Isabella.
Agata x Isabella = maschi Agata/Isabella e femmine Agata.
Agata/Isabella x Isabella = metà maschi Agata/Isabella e metà Isabella, femmine meta' Agata e meta' Isabella.
Agata/Isabella x Agata = maschi meta' Agata/Isabella e meta' Agata, femmine meta' Agata e meta' Isabella.

Dallo schema si evince che l’accoppiamento migliore e’ il quarto, dal quale si ottengono sia maschi che femmine isabella, lo stesso per l’agata. Naturalmente vanno bene anche il primo e il secondo. Non utile per l’isabella il terzo che pero’ fornisce maschi portatori. Discutibile il quinto poiche’ non si distinguono i maschi portatori dagli omozigoti, non creda a chi la dicesse che sono distinguibili, e’ solo una leggenda metropolitana, inoltre ci sono solo la meta’ di femmine isabella.

La tipicita’ da ricercare e’: disegno spezzato, leggero ma nitido, di tono nocciola, massima diluizione del bruno feomelaninico a creare un alone periferico diluito detto “mandorla”. In altri termini la versione bruna dell’agata e questo e’ il concetto base. Diventerebbe troppo lungo andare oltre, quindi la rimando al mio testo. Il mio libro e' solo cartaceo, erano altri tempi. Per la spesa di trasporto, potrebbe spalmarla se acquistasse vari testi anche diversi, magari pure per qualche amico, potrebbe sentire anche nella sua associazione; c’e’ un aumento di costo solo ai trenta chili, se non ricordo male. A volte il mio libro si trova in qualche negozio specializzato o allo stand FOI in mostre importanti. Cordialmente.


Giovanni Canali