come si diventa canaricoltori provetti?

 

Canarino lipocromico giallo intenso - foto dalla rete
Egregio Dott. Giovanni Canali,

mi chiamo Raffaele Caruso, ho 14 anni e già dalla tenera età ho sentito il piacere di avere in casa i meravigliosi uccelli cantori conosciuti da tutti noi che sono i canarini. Solo dagli ultimi tre anni mi sto avvicinando in modo più approfondito a questo fantastico hobby, essendo già riuscito ad avere vari piccoli di sassone giallo come mia prima esperienza. Sto cominciando a conoscere di più le meravigliose varietà di canarino e le varietà cromatiche dei nostri amici alati. Questa passione è nata perché io credo che la vita sia qualcosa di meraviglioso... vedere con i miei occhi il rinnovarsi e la nascita di una nuova vita che fino a poco tempo prima non esisteva e studiare di più le meravigliose e affascinanti creature che Dio ha creato...

Vorrei avere il piacere di chiederle che cosa ne pensa e avere qualche consiglio in più per diventare un professionista di questo fantastico hobby come voi. Grazie. Cordiali saluti.

Raffaele Caruso (località omessa)







Risponde Giovanni Canali


Gentile Raffaele,

la tua domanda trabocca di entusiasmo e romantico trasporto verso le creature alate ed io non intendo certo smorzare questo tuo atteggiamento, ma devo dirti che per avere buoni risultati ci vuole competenza tecnica, d’altronde è chiaro che lo sai, visto che mi chiedi consigli in tal senso. Per rimanere un attimo in un clima non tecnico, voglio riferirti una frase che ho captato da un ottimo accompagnatore di turisti a Ravenna; disse più o meno, che gli uccelli sono le creature più adatte a glorificare Dio in quanto le uniche che possono cantare e volare, non ricordo se aggiungesse anche belle. Non so di chi sia questa osservazione, ma mi è piaciuta e ho voluto riferirtela. Devi sapere che sotto la dura scorza del tecnico ho anch’io una sensibilità poetica verso la natura, di cui gli uccelli sono parte.


Canarino lipocromico rosso intenso - foto dalla retePer diventare un professionista, non puoi parlare più di hobby, ma forse volevi dire, un competente allevatore. Ebbene sono necessari impegno, cultura ed esperienza, come in tutte le cose. L’impegno inteso come passione, direi che non dovrebbe mancarti, l’esperienza viene col tempo dedicato all’allevamento, quanto alla cultura deve avvenire sui testi, utili i contatti con altri allevatori esperti. Giacomo Casanova, che non era solo un grande amatore, ma intellettuale intelligentissimo, coltissimo e spirito illuminato, d'altronde visse nell’epoca dei lumi (da non imitare nei difetti, come tutti), nelle sue memorie, usava spesso ammonire a guardarsi da chi ha letto un libro solo. L’ho sempre considerato un ottimo consiglio e l’ho sempre applicato; il confronto delle idee è sempre fondamentale, le sottoculture unilaterali hanno sempre dato pessimi risultati. Quindi ti consiglio di acquistare diversi libri di crescente impegno. Io non mi sono mai fidato di testi scritti da pur lodevoli dilettanti del nostro ambiente e pur leggendoli con grande attenzione, ho sempre cercato conferme in testi scolastici o scientifici. Anche le parole degli allevatori vanno ascoltate con attenzione ma anche con spirito critico, troppo spesso, anche se in buona fede si commettono errori e bisogna capirli, confrontandoli con la propria cultura ed esperienza.


Canarina sul nido - foto dalla rete Prima di tutto se non sei già socio F.O.I.-Onlus è molto opportuno che ti iscriva; riceverai un’ottima rivista e potrai frequentare l’associazione locale di appartenenza. Entrando nel tecnico ti invito a considerare che nel canarino domestico esiste un fenomeno importante ed esclusivo di questa specie, la categoria. In effetti ci sono intensi brinati e mosaico. L’equilibrio si mantiene accoppiando intenso x brinato, il mosaico è una storia lunga che apprenderai poi. Nel canarino di colore (una volta chiamato sassone) vi sono linee selettive divergenti. Non bisogna accoppiare melaninici (quelli scuri) con lipocromici per non avere pezzati di nessun valore. Il suddetto incrocio è invece fattibile in altre razze dove il colore non conta. Non bisogna accoppiare ossidati con diluiti. Gli ossidati sono neri e bruni e i diluiti gli agata ed isabella. La ragione è che negli ossidati si ricerca appunto l’ossidazione, espressioni scure, nei diluiti la diluizione, espressioni chiare. Non si accoppia giallo con rosso per non avere arancio privi di valore, sia nei lipocromici che nei melaninici. Per la categoria ho già anticipato. Per quello che riguarda la morfologia, si ricerca piumaggio composto e non lungo, senza sbuffi, forme armoniche ed ali non incrociate o portate basse. Un concetto fondamentale in zootecnia è quello di non accoppiare due individui con lo stesso difetto, per non accentuarlo nella prole. Questo è l’abc, sui testi apprenderai di più. Non dimenticare l’ottima conduzione dell’allevamento, attenti progetti selettivi non servono se i riproduttori non sono sani e magari muoiono. La vitalità è di primaria importanza. Io non consiglio di usare balie, i soggetti che non allevano è bene vengano scartati. Ora ti lascio ai tuoi studi, sempre disponibile a rispondere ad ulteriori domande. In bocca al lupo.


Giovanni Canali