Risponde Giovanni Canali

Gentile Nicola,
i sogni non sempre si possono realizzare, come spesso dico al "fanciullino storpiato" che alberga in me come in ogni uomo.
Questo suo sogno particolare, non e' realizzabile, cerchero' di spiegarle il perche'.
Ibridare il cardellino con un canarino bianco recessivo, non sarebbe di alcun significato, stante il fatto che tale bianco
essendo appunto recessivo non appare nella prole, poiche' rimane latente. Gli ibridi sarebbero gli stessi che si otterrebbero
accoppiando con un soggetto pigmentato, avente le stesse caratteristiche occultate dal bianco recessivo utilizzato.
Il bianco dominante agisce diversamente e meta' della prole, anche negli ibridi, manifesta il bianco dominante, l’altra meta'
dipende dalle caratteristiche latenti. Sappiamo che il bianco dominante non inibisce del tutto i carotenoidi che, nei
soggetti piu' tipici si limitano al bordo esterno delle remiganti primarie. Nei soggetti difettosi si possono avere soffusioni,
in particolare: sulle timoniere, spalline e fronte con ciliari.
Negli ibridi spesso il bianco dominante non si manifesta al meglio; infatti e' ben difficile che la specie diversa utilizzata
possa avere i geni modificatori necessari alla migliore espressione del bianco dominante. Del resto anche utilizzando
canarini non imparentati con il bianco dominante ottimo, spesso si hanno cattivi risultati.
In un ibrido bianco dominante e' facile vedere tracce di carotenoide sulla fronte, in particolare negli ibridi di cardellino.
Forse la fortissima presenza di carotenoidi nella maschera del cardellino favorisce il fenomeno. Tuttavia non si arriva mai
ad avere una vera e propria maschera forte; l'azione del bianco dominante non lo consente. Al massimo, magari partendo da
un bianco dominante, non importa se maschio o femmina, gia' molto difettoso e cioe' con molta soffusione sulla fronte,
potremmo avere alcuni ibridi abbastanza soffusi, ma non rossi, al massimo, ipotizzo, di un arancio sbiadito.

Vorrei ricordarle che la maschera del cardellino appare rossa, ma in realta' i carotenoidi della maschera non sono rossi ma
gialli. Il rosso e' un effetto strutturale (Stradi), un effetto raro ma non unico. È possibile che il risultato sia
determinato o favorito dal fatto che le barbule, in quella zona, sono fuse assieme (Lucarini). Forse potrebbe incidere anche
il fatto che il pigmento lipocromico e' enormemente concentrato nella maschera.
Lei potrebbe pensare all'uso di coloranti, ma se utilizzasse tali sostanze l'effetto non si limiterebbe alla maschera, ma
"sporcherebbe" tutto il resto ed addio contrasto forte. In ogni caso la maschera non sarebbe rossa e completa, ma di arancio ridotto, limitata e non ben definita, sempre ammesso che apparisse sufficientemente.
L'ipotesi quindi di un ibrido bianco con maschera (non testa) rossa, e' del tutto utopistica ed irrealizzabile.
Un ripiego potrebbe essere l’ibridazione con rosso mosaico di linea maschile, non importa se maschio o femmina, anche se con
la femmina e' meno difficile l'ibridazione in se'. Se avesse fortuna potrebbe avere qualche pezzato con caratteristiche da
mosaico, non troppo lontane da cio' che ipotizza, non certo bianco e rosso, ma parzialmente chiaro e biancastro, con maschera
rossa si (rosse anche le altre zone di elezione).
Usando un maschio rosso mosaico, con fattori di diluizione legati al sesso (come isabella pastello o satine', meglio senza
disegno), potra' avere femmine chiare, anche se non lipocromiche, con caratteristiche da mosaico, che comportano maschera
evidente ed il resto non bianco, ma biancastro con altre zone di elezione rosse intense, come sopra.
Usando un cardellino satine' con femmina canarina satine' rosso mosaico, avra' anche maschi satine'. Guardi pero' che,
rispetto agli ibridi, c'e' di molto meglio nei cardellini mutati, ove ci sono cromatismi interessanti, anche se, a mio
sommesso parere, ben difficilmente possono competere con la forma selvatica.
Un'espressione che potrebbe ritenere interessante, e' quella del cardellino "albino" che appare bianco con maschera rossa e
barrature alari gialle. Mi permetto di suggerirle di preferire l'allevamento delle specie pure, che ritengo molto piu' utile
e costruttivo delle ibridazioni che, o producono ibridi sterili, quindi finiti lì, o peggio ibridi fecondi che possono
inquinare geneticamente le specie parentali, non e' il caso dell'ibrido in oggetto che e' sterile.
Mi compiaccio con Lei del fatto che non si fidi dei "si dice", in effetti si sentono spesso fesserie, anche allucinanti,
ma in questo caso no. A volte, perfino i "si dice" possono essere fondati. Gradisca cordiali saluti.
Giovanni Canali