differenza tra canarini agata mosaico e brinati
 



Canarini di colore coppia agata mosaico giallo - foto del Pozzo©  (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore) Salve Dott. Canali,

mi imbatto spesso in canarine agata giallo brinato, che si confondono facilmente con delle canarine agata mosaico. Ovviamente mi e' successo osservando diverse mutazioni, dalla agata classica alla agata topazio, ecc.

Se si ha di fronte una canarina con molto lipocromo e la classica piuma brinata, si fa presto, ma a volte ci sono delle canarine con poco lipocromo.

C'e' chi mi dice di osservare bene il codione, chi mi dice di guardare le remiganti... ma esiste un metodo preciso e sicuro per poter dire senza ombra dubbio che il soggetto osservato, malgrado il poco lipocromo, non e' un mosaico ma semplicemente un brinato con poco lipocromo?

Spero di aver chiarito bene il problema. Saluti


Tommaso Cobucci - Localita' omessa







Risponde Giovanni Canali


Canarino di colore agata brinato giallo - foto del Pozzo© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore) Cortese si. Tommaso Cobucci,

il mosaico e' una categoria e corrisponde ad un brinato (forma selvatica) con brinatura piu' accentuata, anche fino al biancastro, che mette in evidenza le zone di elezione: maschera (o ciliari in seguito a selezione nelle femmine), cosiddette spalline e codione, gia' presenti nel brinato e diversamente espresse nei due sessi. Spesso ci si esprime come se le zone di elezione le avesse prodotte il mosaico, che invece le evidenzia soltanto.

Sul petto i maschi mosaico hanno uno scudetto lipocromico con brinatura e le femmine, o uno scudetto o, se di selezione spinta, una carena (l'assenza di carena e' un eccesso grave). Le zone di elezione sono comuni sia al brinato che al mosaico. Di conseguenza osservare le zone di elezione non serve a molto, anche se di solito i mosaico le hanno meno intense, pure se piu' evidenziate dalla situazione circostante. Anche osservare le remiganti non serve, poiche' possono essere piu' o meno colorate a seconda delle selezioni, anche se nel mosaico ove si abusa di accoppiamenti in purezza, tendono ad essere meno pigmentate.

Di solito i dubbi, fra un pessimo mosaico ed un pessimo brinato, si hanno nei maschi. Questa circostanza si verifica specialmente nei melanici, ove la selezione per il mosaico spesso e' meno rigorosa rispetto ai lipocromici; questo accade in tutti i melanici, non solo agata. In questi casi bisogna alzare la gabbia e vedere il "taglio netto". La brinatura si accentua in alcuni punti e la zona ventrale e' uno di questi; ebbene nei mosaico, anche maschi, anche pessimi, tale zona ventrale e' bianca per accentuazione della brinatura.

Nei maschi brinati pessimi non si arriva quasi mai fino al bianco, anche se vi puo' essere brinatura molto accentuata, quantomeno non c'e' un taglio netto, fra il petto pigmentato e la parte priva di pigmento espresso per accentuazione della brinatura. I maschi si dice che "chiudono" in degradare, senza stacco netto, il taglio, che diventa quindi il termine distintivo.

Nelle femmine, oggetto della sua domanda, gli errori o i dubbi di classificazione sono meno frequenti, poiche' il mosaico si esprime al meglio, trovando una base piu' predisposta, poiche' le femmine sono piu' brinate, anche in natura.






Canarino di colore agata brinato giallo - foto del Pozzo© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore) Nelle femmine, la falsa riga tuttavia e' quella indicata per i maschi. Anche qui si guarda la presenza dello stacco netto o taglio netto come si dice, nella zona ventrale, per differenziare le brinate dalle mosaico. Sono le mosaico ad avere lo stacco netto. Qualche dubbio ci puo' essere in femmine brinate, molto brinate, che accentuano la brinatura nella zona ventrale, tuttavia dovrebbe esserci sempre un degradare senza stacco netto.

Spesso le femmine mosaico sono anche troppo brinate e non si ha neppure la carena espressa (selezioni eccessive). Il dubbio nelle femmine e' quindi proprio di soggetti veramente pessimi. Qualche situazione poco chiara la si incontra quando brinati e mosaico derivano da ceppi ove ci si preoccupa solo degli intensi e si accoppia indifferentemente intenso x brinato, o intenso x mosaico, senza considerare la qualita' dei brinati e dei mosaico utilizzati, e tantomeno la provenienza dell'intenso, che e' pure basilare.

In ceppi del genere gli intensi possono essere belli, ma non certo i brinati ed i mosaico. Si tenga presente che la selezione del brinato e del mosaico sono opposte: contrasto nel mosaico ed uniformita' nel brinato. Per giunta si richiede brinatura fine nel brinato, quindi anche qui l'esatto opposto, visto che nel mosaico si arriva al bianco.






Canarini di colore stamm agata mosaico giallo - foto del Pozzo© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore) L'espressione molto o poco lipocromo, non la ritengo del tutto opportuna, o meglio va chiarita. I mosaico o i brinati che esprimono meno lipocromo non lo fanno, in linea di massima, per minore quantita' del medesimo, ma per maggiore repressione dovuta a brinatura piu' accentuata. Tuttavia sappiamo che reiterati accoppiamenti fra brinati o fra mosaico, finiscono con l'indebolire i lipocromi stessi per un fatto degenerativo. Quindi in entrambe le categorie potremmo avere effettivamente lipocromi deboli, ma non e' detto, potrebbe essere solo una maggiore repressione dei lipocromi prodotta da brinatura piu' accentuata.

Non sempre facile districarsi. Di solito quando le zone di elezione sono cariche di pigmento, si puo' avere nel resto del corpo accentuazione della brinatura e quindi solo repressione del lipocromo, quando anche le zone di elezione sono slavate per debole pigmento, allora si puo' avere facilmente una carenza di lipocromo, poiche' indebolito.

Non sono discorsi facili ma, se si desidera approfondire, sono necessari. Le consiglio qualche buona lettura su testi cartacei ma anche informatici. Nel sito dell'associazione di Parma (Associazione Dilettantistica Ornitofila Parmense), le categorie sono trattate in modo capillare dal sottoscritto www.adop-parma.com

Spero di essere stato esauriente, ma ne devo dubitarne, non avendo i soggetti davanti. Continui a prendere con beneficio d'inventario le parole degli allevatori, non sempre profondi in certi temi. L'esperienza le sara' d'aiuto. Il consiglio che si da in queste situazioni e' sempre quello di alzare la gabbia per vedere la zona ventrale, ovviamente utile l'osservazione manuale, ma non sempre possibile.

Gradisca cordiali saluti.

Giovanni Canali  Copyright©verdiardesia.com
Foto: Enzo del Pozzo