sospetta tricomoniasi

 


Buonasera Dottoressa,

volevo chiedervi alcune informazioni circa la malattia in oggetto; ho letto essere un protozoo e che uno dei primi sintomi della malattia è del materiale giallo, con ulcere, che si trova nel becco. Un amico allevatore, sembra avere tale problema in allevamento con mortalità dei novelli appena svezzati. Volevo farvi alcune domande per capire meglio.... La Tricominiasi può causare coccidiosi? Cosa è quel materiale giallo che si crea nel becco? Come si può capire se i pulli hanno questo problema? Facendo alcune ricerche ho letto che per curare questo problema si dovrebbe usare ronidazolo o il carnidazolo (spero di non aver scritto cavolate), o un altro principio attivo (non ricordo il nome) che però é meno efficace. In quali farmaci si trova tale principio attivo? La causa di questo problema da cosa è dovuto? Potrebbe essere l'acqua? Scusate le tante domande, ma la curiosità non è mai troppa! Vi ringrazio e vi invio cordiali saluti.


Marco Castellano - Località omessa








Risponde la Dott.ssa Dania Bilato


Salve signor Castellano,

la ringrazio per il quesito. L'agente eziologico della tricomoniasi è il Trichomonas spp., un protozoo che può essere responsabile della sinusite infraorbitale nel canarino, i cosiddetti "occhi gonfi". La coccidiosi è invece originata da altri tipi di protozoi quali i coccidi. Si tratta di due problemi diversi, con lesioni diverse e due terapie altrettanto differenti. La malattia si manifesta più frequentemente in questo periodo, nei novelli in svezzamento o in periodi stressanti, come ad esempio durante le mostre. Quel materiale giallo da lei indicato rappresenta dell'essudato e sta ad indicare la fase terminale della malattia, con formazione di una tumefazione di colorito giallastro ma che spesso non tende ad ulcerare. Si dovrebbero effettuare degli esami specifici da questo materiale, per escludere che si tratti di altre patologie con lesioni simili, quali per esempio vaiolo, Pseudomonas spp., Staphylococcus spp.. Quindi la conferma diagnostica si può ottenere mediante un esame colturale specifico, o mediante tecniche di colorazione adeguate. Per questi esami si può rivolgere ad un collega che si occupa di queste specie. Quindi, in base alla conferma diagnostica la terapia deve essere mirata con farmaci antiprotozoari prescritti da un Medico Veterinario ed i principi attivi verso il Trichomonas sono vari, quali ad esempio metronidazolo e dimetridazolo. Cordiali saluti. Dania Bilato