terapia precove

 


Gentile Dottoressa Bilato,

mi scusi se le scrivo, ho avuto il suo indirizzo da un amico. Le premetto: mi sono affidato ad un negoziante di fiducia che mi ha consigliato un cura fatta anche l’anno passato. La cura prevede:



- 7 giorni di Sulfac
- 5 giorni di Ornisol bk
- 7 giorni di Sulfac


Durante questa settima di Sulfac ho avuto due canarini morti ed altri due al secondo ciclo con il sulfamidico. Ho gettato le carcasse, non conoscendo nessun veterinario in zona per farle analizzare. Ho usato poi la vitamine Ornisol bk, ho letto la data di scadenza 2014, ma la confezione l'avevo aperta gia' l'anno passato e questo vale anche per il Sulfac, di cui avevo una confezione aperta ma non scaduta. Mi sono attenuto alle dosi riportate, oggi ho interrotto tutte le cure rimettendo acqua negli abbeveratoi. La cura avrebbe dovuto proseguire proseguire in questo modo:

- 3 giorni Ornisol bk
- 10 giorni Furaos
- 7 giorni Epatosil.

L'anno scorso seguendo questo protocollo ho avuto dei buoni risultati, senza alcun decesso nel periodo di cura. Alimento i miei canarini con misto semi Manitoba; vivono in voliere da 90 cm. e 120 cm., con mangiatoie interne, ma ad alcune voliere c’e' la possibilita' di mettere la mangiatoia esterna. Noto molto spesso la presenza di escrementi nei semi, ma in molti anni non ho avuto nessun problema. Ho l’abitudine di soffiare i semi usati con il soffiatore per semi; ho notato molte volte la presenza di escrementi secchi nei semi, le chiedo e piu' salutare usare mangiatoie esterne o interne, ho una paura tremenda a cambiare le mangiatoie, non vorrei avere altri morti. Che fare?


Claudio - Lettera Firmata







Risponde la Dott.ssa Dania Bilato


Salve Claudio,

la ringrazio per il quesito. Le terapie antibiotiche non devono mai essere effettuate a "caso", ma sempre prescritte dal Medico Veterinario dopo opportuno parere o visita clinica ed eventuali esami di laboratorio, che indicano quale e' l'antibiotico piu' adatto e nel corretto dosaggio per la specie in questione. Ad esempio, nel suo caso, magari dopo aver effettuato un controllo precova.

Le terapie effettuate l'anno scorso non e' detto che siano valide ogni anno, i problemi che si presentano possono essere diversi e non li risolviamo utilizzando sempre la stessa terapia, anzi possiamo incorrere in fenomeni di resistenza antibiotica. Quando si verificano delle mortalita' in allevamento, sarebbe opportuno effettuare degli esami autoptici per diagnosticare il problema intercorso nel suo allevamento ed intraprendere quindi la terapia mirata, che non e' detto sia necessariamente antibiotica ma anche di tipo gestionale.

Per le mangiatoie l'importante e' la pulizia e l'igiene delle stesse, che siano costituite da materiale lavabile e disinfettabile, e posizionarle in modo tale che siano meno facilmente esposte alle deiezioni degli animali. E' preferibile comunque averle doppie, nel senso che le puo' sostituire tutte con un set gia' pronto, pulito e disinfettato, mentre lascia a bagno e a disinfettare le mangiatoie sporche del giorno prima. A seconda di come e' organizzato il suo allevamento, valuti lei se le sono piu' facilmente gestibili mangiatoie interne od esterne, sicuramente queste sono più difficilmente contaminabili dalle deiezioni. Cordiali saluti. Dania Bilato