sos per passero trovatello

 


Gentile redazione,

un mese fa mi è stato portato un piccolo di passero, trovato in strada, parzialmente piumato e in grado di piccoli voletti. Da quando è in grado di alimentarsi da solo mangia: semi per canarini, biscotto, omogeneizzato, riso soffiato per cani inumidito (ne è ghiotto), carota, erbetta prativa (trifoglietto e una specie di centocchio), grit. Tuttavia ho notato che, nonostante mangi tantissimo e sia vivace, è più spiumato di prima. Premetto che da subito avevo notato un rigonfiamento strano alla base della coda (grande quasi quanto un cece) che, documentandomi, ho scoperto essere l'uropigio e su cui si è applicato eritromicina al 3% per 3-4 giorni. Non essendoci significativi miglioramenti ho provato un paio di applicazioni di aureocort (già meglio). Tuttavia a parte la spiumatura su petto, testa e coda, che non accenna a migliorare, ho notato anche che non è più in grado di volare, e quando spicca qualche voletto, cade a peso "morto". Adesso le feci sembrano regolari, ma beve tantissimo. Mi preoccupa il continuo grattarsi il capo contro il posatoio e con la zampetta (fa il bagnetto tutti i giorni, anche quello di grit). Inoltre un paio di volte, ho notato in un paio di occasioni che dopo aver tentato un volo, per un po' teneva il becco aperto come se avesse faticato nella respirazione. Ho somministrato un polivitaminico liquido per una settimana ma ancora non noto miglioramenti. Oggi l'uropigio sembra essersi rigonfiato nuovamente anche se non come prima. Ho letto qualcosa sul vostro sito. I sintomi descritti possono essere dei campanelli di allarme per patologie più serie (coccidiosi o acariasi?). Ringrazio per i vostri preziosi consigli.


Lettera Firmata







Risponde la Dott.ssa Dania Bilato


Salve,

la ringrazio per il quesito. I sintomi descritti sono un po' generici, sicuramente in un pullus di passero problemi parassitari come coccidiosi e ascaridiosi possono essere presenti. Il rigonfiamento di cui parla è infatti l'uropigio, una ghiandola posta alla base della coda che ha diverse funzioni, e che può andare incontro ad infiammazioni ed anche a neoplasie. Sicuramente utile è un esame batteriologico o citologico per diagnosticare il reale problema. In più l'animale debilitato non è più in grado di andare a beccare la ghiandola e di cospargere il suo contenuto nelle penne. Cordiali saluti. Dania Bilato