Risponde la Dott.ssa Dania Bilato

Salve Sig. Iachini,
la ringrazio per il quesito. Essendo forme virali non esiste una terapia diretta o una vaccinazione, possono pero' eventualmente essere contenute
le forme batteriche secondarie.
Oltre a mantenere alte le misure igienico-sanitarie nel suo allevamento e ad evitare nuovi ingressi di soggetti provenienti da stato sanitario
sconosciuto (ad esempio da mostre), le consiglio di fare, in accordo con il collega che la segue, degli esami precova sia da feci dei riproduttori
(batteriologico con antibiogramma, parassitologico) che dai piccoli morti.