canarini giallo avorio

 

Canarino giallo avorio intenso - foto dalla rete
Egregio dott. Canali,

mi chiamo Mauro e sono un allevatore di Nero Pastello Ala Grigia e Giallo avorio. Premetto che ho già acquistato il suo libro “i colori nel canarino”, però mi sarebbe gradita un'ulteriore documentazione in merito al giallo avorio. Vorrei sapere molto di più a livello genetico, in materia di accoppiamenti, doppi fattori e quant'altro e poi anche una buona spiegazione dell'occhio rosso negli avorio. Anticipatamente ringrazio.

Mauro Buonfrate - Lecce







Risponde Giovanni Canali


Gentile Mauro,

Canarino giallo avorio intenso - foto dalla rete francamente pensavo che il mio testo fosse del tutto esaustivo, tuttavia cercherò di venirle incontro ulteriormente. Dalla sua domanda mi sembra che lei abbia poco chiaro il concetto di indipendenza dei caratteri. Partendo dalla fine mi chiede una spiegazione sull’occhio rosso negli avorio, ma tale spiegazione non si può dare, per il semplice motivo che l’occhio rosso, sia esso phaeo o satiné, nell’avorio si comporta esattamente come in tutte le altre varietà. Questo per l’indipendenza dei caratteri, ampiamente spiegata sul testo (vedere leggi di Mendel e il capitolo sui lipocromici ad occhi rossi pag. 16 e 78). Semmai posso ricordare che essendo avorio e satiné entrambi legati al sesso possono, se si accoppia con gialli, ricombinarsi col crossing-over e non in modo mendelliano indipendente (vedere pag. 25). Non capisco cosa intenda per molto di più a livello genetico, sul testo è ben precisato che l’avorio è una mutazione recessiva e legata al sesso, è spiegato come si manifesta ed è anche discusso il fatto che la ritengo ad espressività variabile (pag. 183). Forse le servivano schemi di accoppiamento, in effetti su questo aspetto ha dei buoni motivi, ma non potendo riempire il testo di schemi mi sono limitato a quelli di alcuni melaninici.


Canarino giallo avorio brinato - foto ed all. Codastefano Qui posso aiutarla facendole notare che i caratteri legati al sesso si trasmettono tutti allo stesso modo, di conseguenza anche un solo schema potrebbe bastare, sul testo ci sono quelli del bruno e del pastello con figure (pag. 90 e seguenti e pag. 104 e seguenti) ebbene lei, scrivendo giallo al posto di nero-bruno o di classico e avorio al posto di bruno o di pastello potrà ricavare facilmente lo schema specifico. Faccia attenzione ad un refuso, peraltro facile da individuare, a pag. 91 in alto il colore dei quattro soggetti nati è verde, chiaramente invece il secondo e il quarto dovevano essere bruni. La stessa cosa potrà fare, limitatamente al bruno, con lo schema di accoppiamenti previsti a pag. 209, aggiungo un accoppiamento che manca e cioè nero-bruno/bruno x nero-bruno che da metà dei maschi nero-bruno e metà nero-bruno/bruno e le femmine metà nero-brune e metà brune. Pari pari avremo giallo/avorio x giallo maschi metà giallo e metà giallo/avorio femmine metà giallo e metà avorio. Ho scritto solo avorio e non giallo avorio per semplificare.


Non so cosa intenda per doppi fattori, se allude all’avorio i maschi sono sempre doppi fattori altrimenti sarebbero gialli portatori. Le femmine non possono essere a doppio fattore avorio poiché il cromosoma y non contiene quel gene; di conseguenza un solo gene determina l’essere avorio oppure non esserlo. Se per doppio fattore alludeva al doppio fattore intenso, non c’è nulla di particolare, la categoria intenso è indipendente dall’avorio e si trasmette esattamente come in tutte le altre varietà. Riconosco che alcuni aspetti possono essere ostici e richiedere una conversazione, se crede può contattarmi telefonicamente, chieda al gentilissimo direttore. Gradisca cordiali saluti.


Giovanni Canali