Il basilico

 

Il basilico (Ocimum basilicum, L., 1753) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, coltivata come pianta aromatica. E’ essenza botanica originaria dell’India, utilizzata come aromatizzante nella gastronomia italiana, ma anche nella cucina di Taiwan, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos, grazie alle fragranze odorose di cui sono dotate le foglie della pianta. Originario dell’Asia tropicale e dell’India, dove cresce tuttora spontaneo, il basilico si diffuse dal Medio Oriente in Grecia ed Italia ai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 avanti Cristo, ma fu coltivato in Inghilterra dal XVI secolo e successivamente fu introdotto nelle Americhe dai coloni inglesi. Il nome del basilico deriva dal latino medievale “basilicum”, con origine dal greco “basilikon” (pianta maestosa, regale).

Il basilico è considerata dall'erboristeria oltre che pianta aromatica anche medicinale, infatti con foglie e fiori si preparano infusi e decotti ad attività sedativa ed antispastica dell’apparato digerente. Il basilico espleta azione diuretica, stomachica, sedativa, antisettica, antiflogistica. Inoltre la pianta conterrebbe principi attivi antielmintici (vermifughi). Dal basilico si ricava l’olio essenziale che può essere impiegato in fitoterapia come colluttorio per il cavo orale, o olio da massaggio con potenzialità antireumatiche sulle articolazioni. Uno studio scientifico del 1989 di livello universitario sull’olio essenziale di basilico, ha rivelato che esso è dotato di attività antifungine e repellenti per gli insetti molesti, specificamente ematofagi (succhiatori di sangue). Nel 2009 altro studio analogo ha confermato che gli estratti della pianta di basilico sono molto tossici per le zanzare.







Utilizzo Ornitologico: il basilico vegeta durante i mesi tardo primaverili-estivi. Infatti la pianta teme temperature ambientali inferiori a 10°C e prospera con temperature comprese tra i 20 ed i 30°C, in presenza di frequenti annaffiature. Pertanto costituisce un’importante risorsa vegetale, fonte di approvvigionamento per gli allevamenti ornitici durante i mesi estivi e la stagione secca. Il basilico si coltiva con profitto anche in vasi e terrine, su davanzali, terrazzi e balconi domestici. Predilige del soffice terreno da giardino ben drenato, temendo la pianta i ristagni idrici alle radici. Canarini, Cardellini ed altre specie indigene, così come tutte le specie di Carduelidi sudamericani, sono ghiotti consumatori di ogni parte della pianta di basilico, dalle foglie alle tenere infiorescenze, come peraltro dei semi sia allo stato lattiginoso che essiccati.

Il basilico può pertanto essere generosamente fornito in gabbia in mazzetti verdi che ben presto vengono presi d’assalto dai nostri amici alati di casa. Ovviamente è indicato fornire pure le infiorescenze con i semi immaturi o secchi, che vengono sempre avidamente consumati dagli alati. Non esagerare però per quantità nella somministrazione della pianta, al fine di evitare un latente effetto sedativo. La disposizione in prossimità delle stanze di allevamento di vasi da fiore con piantine di basilico, contribuirà a tenere lontane le fastidiosissime zanzare, senza tuttavia confidare in effetti miracolistici.


Mauro Buonfrate