alla scoperta del "rogetto"


Canarino rogetto - foto Francesco Rossini© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore)

Da un po' di tempo si parla insistentemente nell'ambiente dell'ornitofilia amatoriale italiana della costituzione di nuove razze di canarino, alle quali appassionati allevatori sarebbero dediti con certosina pazienza e passione, attraverso selezione di particolari morfotipi e meticciamenti selettivi, finalizzati a rendere geneticamente stabili e morfologicamente omogenei i prototipi delle nascenti razze, cosi' da ottenerne il riconoscimento in ambito nazionale (FOI) ed internazionale (COM). Una di queste razze in gestazione e' il "Rogetto", canarino di forma e posizione arricciato che – per quanto ne sappiamo – dovrebbe essere sostanzialmente un AGI (Arricciato Gigante Italiano) miniaturizzato, rimpicciolito attraverso la sapiente selezione genetica di caratteri di nanismo morfologico, emersi in alcuni soggetti del grande arricciato italiano progenitore. Ne parliamo con il selezionatore e notissimo canaricoltore fiorentino, Sig. Michele Del Prete, per approfondire le notizie che gia' conosciamo inerenti questo nuovo canarino, a beneficio dei nostri sempre piu' numerosi Lettori.



1) Sig. Del Prete che ci dice del "Rogetto" ed a che punto e' il lavoro selettivo per la costituzione della nuova razza di FPA italiana?


Praticamente il lavoro selettivo e' ad un punto tale da poter dire che la razza esiste, anche se, come in tutte le razze di nuova creazione, c'e' un margine di miglioramento per approssimarle sempre di piu' allo standard. Certamente, almeno nei primi anni, ho incontrato diverse difficolta'.




2) Come e' nata in voi l'idea di creare questa razza e con quali modalita' sta procedendo il lavoro selettivo? In origine avete lavorato solo su soggetti piccoli di razza AGI fissandone i caratteri di nanismo, o nel "Rogetto" entra sangue di altre razze di canarino attraverso meticciamenti selettivi finalizzati ad ottenere determinate caratteristiche?


Canarino rogetto - foto Francesco Rossini© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore)
La storia del Rogetto e' strettamente collegata a quella del Fiorino. Quando con l'amico Umberto Zingoni decidemmo di creare il Fiorino e fu concepita l'idea di un piccolo canarino arricciato, ancora non sapevamo (a parte la taglia ridotta) come dovesse essere fatto. Sicuramente lo volevamo piccolo e ciuffato ma, per quanto riguardava il piumaggio, non avevamo ancora ben chiaro se lo preferivamo abbondante come nel caso del Padovano, o piu' sobrio come nel caso dell'Arriciato del Nord.

Personalmente lo avrei desiderato un po' diverso da come fu definito lo standard della Razza. Preferivo un canarino con un piumaggio molto piu' abbondante in tutte le parti del corpo, e senza quelle zone lisce che interessano il collo e l'addome del Fiorino. Diciamo pure che lo avrei preferito piu' come una sorta di Padovano "mignon" ma gli eventi vollero che il Fiorino fosse, invece, cosi' come e' attualmente. Nonostante la felicita' per la creazione della nuova razza, rimaneva in me il rammarico di non aver ottenuto un canarino identico a come lo avrei desiderato. Forse fu proprio allora che prese corpo, per la prima volta, l'idea del Rogetto. Alcuni anni dopo, per realizzare cio' che avevo in mente, mi misi nuovamente al lavoro dedicandomi con tutto il mio impegno alla selezione di un altro piccolo arricciato, il piu' piccolo possibile, ma con la massima espressione del piumaggio.

Ovviamente non sarebbe stato possibile ottenere questi risultati sfruttando solo il nanismo di alcuni AGI, e nel tempo ho dovuto utilizzare anche i Fiorini. La selezione ha comportato l'assemblaggio di alcuni requisiti che, pazientemente negli anni, sono riuscito a combinare e trasmettere dai genitori ai figli. Il connotato piu' importante: la testa a cappuccio, ha origine da quella di un soggetto AGI colore arancio che aveva un cappuccio di grande pregio, oltre ad arricciature ben disposte e massimamente sviluppate. Questo soggetto, probabilmente affetto da nanismo, ha avuto un'importanza fondamentale nella selezione del Rogetto. Per quanto riguarda, invece, la seconda caratteristica: la taglia minuta, ho selezionato rigorosamente i soggetti ottenuti dai discendenti di quell'AGI che manifestava quella forte spinta riduttiva, accoppiati con Fiorini a piumaggio particolarmente abbondante. Quindi, riassumendo, i progenitori del Rogetto sono un AGI perfetto per cio' che riguarda le arricciature (ma non per la taglia) e un piccolo arricciato, ricco di piumaggio, senza difetti nelle arricciature, scartato in fase di selezione del Fiorino.






3) In quanti siete a condurre il lavoro selettivo e come siete organizzati?

Quando ho deciso di concretizzare il lavoro selettivo del Rogetto decidendo di tentarne il riconoscimento ufficiale, ho chiesto l'aiuto di due amici allevatori che sono Umberto Zingoni e Francesco Rossini. Il contributo di Umberto, anche se solo di carattere consulenziale, e' prezioso per la sua altissima competenza tecnica e scientifica. Francesco sta costruendo un sito dedicato al Rogetto e diciamo pure che, oltre ad allevare, segue l'aspetto divulgativo del progetto. Attualmente poche persone stanno allevando "Rogetti", solo un piccolo gruppo di amici, perche' sono stato sempre restio a cedere i miei soggetti faticosamente selezionati, nonostante le numerose richieste sia in Italia che all'estero.


Canarino rogetto - foto Francesco Rossini© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore)
4) Quanti prototipi di "Rogetto" ci sono in Italia?

Non sono molti, un po' perche' la selezione e' stata molto rigida e un po' perche' la diffusione, fino ad oggi, e' stata limitata a pochi allevamenti. Disponiamo comunque di alcune decine di coppie riproduttrici di ottima fattura e cio', in prospettiva, potra' garantire una buona diffusione della Razza. Diciamo che fra adulti e novelli raggiungiamo numeri di tutto rispetto.

5) Quali sono le maggiori difficolta' che incontrate nel lavoro di selezione, quali i difetti da eliminare per rendere la razza fedele allo standard ideale che avete predisposto?

La difficolta' piu' grande che si incontra nella selezione, e' sempre quella di unire una meravigliosa testa a cappuccio con una taglia sempre piu' ridotta. Nei primi anni di selezione sembrava quasi che cio' fosse impossibile.

6) Ci volete cortesemente riassumere le peculiarita' di questa nuova razza e qualche valore biometrico dello standard?

Il Rogetto deve essere un canarino di piccole dimensioni (massimo 15 cm.), con il piumaggio abbondante e massimamente arricciato in tutte le parti del corpo. La testa deve essere costituita da un cappuccio completo, o da delle piume che abbiano assunto una posizione ed una lunghezza che siano comunque ad esso riferibili. Deve, inoltre, essere larga ed avere degli abbondanti favoriti. La coda deve essere piu' corta possibile. Uniamo all'intervista la scheda di giudizio e la spiegazione delle varie voci, cosi' come e' stata trasmessa al vaglio della Commissione Tecnica Razze Arricciate.

7) Che caratteri di rusticita' presenta il "Rogetto", e' una razza capace di covare e allevare in autonomia o necessita di balie?

Purtroppo presenta le difficolta' che si riscontrano nelle razze "pesanti", anche se talvolta qualche soggetto e' capace di covare ed allevare da solo. Delle ottime balie possono garantire una piu' rapida selezione, in quanto il numero di soggetti che si possono ottenere con questo metodo e' nettamente superiore. Poi ci sono anche i casi opposti. Proprio ieri Francesco mi raccontava di una coppia di Rogetti a cui ha dovuto lasciare le uova, da cui sono nati due pulli portati allo svezzamento senza problemi. Ci puo' stare tutto...






8) Sappiamo che in linea di massima la selezione verso il gigantismo attenua la fertilita', il contrario se si seleziona verso il nanismo. Quindi il "Rogetto" e' molto piu' fertile e prolifico dell'AGI?

Sembra che nella selezione di questa nuova razza, ci si sia portati dietro, purtroppo, anche la difficolta' di ottenere una elevata percentuale di uova fertili. Pur tuttavia, come spesso accade in questi casi, ultimamente la rigorosa selezione sta contribuendo a migliorare significativamente anche questo aspetto.

9) Ci puo' svelare l'origine della denominazione della razza?


Canarino rogetto - foto Francesco Rossini© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore)
Rogetto e' il nome di un piccolo corso di acqua che attraversa il paesino nella campagna di Lucca dove io ho trascorso la mia infanzia. Ho scelto il nome "Rogetto" oltre che per motivi affettivi, anche perche' questo da' l'idea di qualcosa di minuto, piccolo, grazioso, cosi' come deve essere questa nuova razza di canarino.

10) Ci racconta come procede l'iter per il riconoscimento ufficiale della nuova razza, qualora fosse gia' iniziato, o i tempi che prevedete perche' si arrivi a questo importante traguardo?

Stiamo lavorando in stretta collaborazione con la Commissione Tecnica delle razze Arricciate che ci indichera' la strada migliore per il riconoscimento ufficiale. Dopo gli ultimi Campionati Italiani di Pesaro, dove alcuni soggetti erano esposti fuori concorso solo per essere mostrati ai giudici e al pubblico, e' stata approntata la possibile scheda di giudizio vagliando scrupolosamente ogni voce con Zingoni e Rossini. Questo materiale, con il disegno del Rogetto, e' stato inoltrato alla Commissione Tecnica.

11) Firenze si conferma patria delle nuove razze italiane di FPA. Dopo il Fiorino, ora il Rogetto. Quanto ha influito la precedente esperienza selettiva felicemente andata in porto, sull'attuale in corso?

Moltissimo. Con Zingoni abbiamo creato il Fiorino e siamo in continuo contatto. Con il Rogetto tempi e metodi si sono ripetuti nella rigida selezione dei connotati da assemblare.

12) Perche' si decide di creare una nuova razza di canarino: in Italia al momento ve ne sono diverse in cantiere, una delle quali in Puglia (Salentino)? Per il gusto delle sfide che il nostro hobby ci pone continuamente? Per la ricerca di notorieta' nell'ambiente? Per business?

Credo che non si possa parlare di sfide, notorieta' o business, ma solo ed unicamente di autentica passione. La spinta per realizzare il "Rogetto" e' la consapevolezza di creare qualcosa di veramente bello, grazioso, che ancora non esisteva e che non potra' non piacere agli appassionati.


Ringraziamo Michele Del Prete per le interessanti e forbite delucidazioni che ci ha cortesemente fornito ed auguriamo, da parte di tutto lo staff de "Il Portale Italiano dell'Ornitofilia V&A", il migliore successo della iniziativa intrapresa. Un ringraziamento particolare va a Francesco Rossini, che ha reso possibili i contatti necessari per la realizzazione di questa intervista che, ne siamo certi, suscitera' grande interesse nei nostri Lettori.





Canarino rogetto - foto Francesco Rossini© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore)     Canarino rogetto - foto Francesco Rossini© (riproduzione vietata senza il consenso scritto dell'autore)




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Testo di: Francesco Chieppa - Michele Del Prete
Foto di: Francesco Rossini

articolo pubblicato in ottobre 2008  Copyright ©verdiardesia.com