intervista al generale massimiliano terraveglia





Intervista ai candidati alla Presidenza Federale FOI Onlus - Elezioni Federali, Piacenza 24 aprile 2016

Ringrazio con infinita gratitudine i candidati presidenti che hanno cortesemente accettato di concederci una intervista, in risposta a cinque identici quesiti che ho Loro indirizzato, grazie anche a nome dei lettori de "Il Portale Italiano dell'Ornitofilia V&A". Grazie per il tempo che ci avete dedicato!





Generale Massimiliano Terraveglia - foto terraveglia
1) Generale Terraveglia, qualora venisse eletto Presidente, quali sarebbero secondo Lei le priorita' amministrative a cui porre attenzione, per un buon governo della Federazione?


Dal punto di vista amministrativo sarebbe opportuno distinguere: amministrativo-contabile ed amministrativo-gestionale. Sono aspetti diversi, quanto fondamentali, che vado ad esporre.

Per quanto riguarda l'amministrativo-contabile non c'e' molto da revisionare, direi assolutamente nulla, poiche' la struttura federale e' gia' organizzata in tal senso con uno staff di addetti ai lavori (impiegati) che svolgono da anni con serieta' e competenza dette mansioni. Quindi, abbiamo solo il compito di stabilire la giusta sinergia per il lavoro quotidiano e strettamente collaborativo.

Faremo conoscenza professionale con i consulenti esterni e non ci sara' alcun motivo di interferenza, essendo lo svolgimento fisiologico di esercizio. In piu' ci sono le figure preposte da Statuto che rispondono al ruolo di "Revisori contabili" con i quali abbiamo intenzione di intraprendere una collaborazione attiva e piu' frequente. Come sa, attualmente i Revisori vengono convocati trimestralmente.

Per quel che attiene la parte amministrativo-gestionale, l'idea principe e' quella di lavorare in stretta sinergia e collaborazione con tutti gli Organi Istituzionali, fino a congiungerci con la base dei soci, nonche' allevatori che vivono in prima istanza le reali e concrete occorrenze del movimento ornitofilo.

Come ha potuto constatare dal nostro Programma, questo e' un aspetto molto presente nei diversi paragrafi. A chi si pone il problema che la nostra intraprendenza capillare possa costituire un esborso economico, rispondiamo con fermezza che alla base del nostro programma ci sara' la volonta' di costituire una FOI florida ed economicamente agiata, andando ad intervenire sui tagli, sulle spese che attualmente il bilancio formula in maniera troppo espansiva.

Mi riferisco ovviamente ad alcune spese che potranno essere contenute. Per esempio, adottando la comunicazione telematica, si avra' la concreta opportunita' di risparmiare sui costi di gestione per i costi di trasferta di tutte le unita' periferiche.

Questo e' progresso che il sistema organizzativo FOI deve cogliere al volo, come opportunita' di crescita privilegiata, assecondando di fatto nuove metodologie ed imprese di piu' attinente corrispondenza verso il ruolo sociale.

Mi riferisco, quando ne parlo, alle problematiche dei convogliamenti, alle documentazioni di prassi per detenere gli animali, all'assistenza legale e persino fiscale di tutti i soci, perche' anche questi sono motivi di ulteriore traguardo a cui presto saremo chiamati a rispondere.

Insomma, mettere la testa sotto la sabbia, non produce espansione. Alla meglio determina lo stallo in cui riversa attualmente la nostra disciplina. Una cosa va considerata: la maggiore nostra propensione sara' dedicata all'autonomia degli Organi Istituzionali, fermo restando la corrispondenza con le Linee Guida impartite dal CDF. Si impiantera' un nuovo metodo comunicativo basato sui rapporti documentali delle Commissioni preposte al territorio e alle attivita'.



Logo Lista Ornitologia Insieme - immagine dalla rete
2) Ritiene l'attuale Statuto Federale pienamente conforme e confacente alle esigenze di una Federazione al passo con i tempi, o viceversa reputa necessarie innovazioni e modifiche statutarie? Se si', quali?

Statuto e Regolamenti sono stati finora creati per un sistema governativo e gestionale che aveva dei presupposti molto radicati. Se si opta per la Lista Terraveglia e' ben evidente che lo stacco con il pregresso dovra' per forza avvenire, mitigando la compartecipazione alla stessa disciplina in maniera paritetica e democratica.

Con questo non voglio obiettare quanto finora e' accaduto. Resta intuitivo comprendere che noi andremmo ad ereditare una piattaforma che dobbiamo assolutamente modellare con i tempi, attraverso il rispetto etico di tutti quanti fanno parte dell'indotto. Soprattutto, nel rispetto dell'ideologia che connota la Lista Terraveglia: apertura, collaborazione, comprensione, lavoro, specializzazione.

Alla sua domanda, dovrei rispondere con una domanda, rivolta a Lei e magari a tutti quanti ci prestano attenzione. Le risulta che lo Statuto attualmente in auge possa avere un consenso plebiscitario?

La mia risposta e' NO. Mancano i presupposti che stiano alla base della democraticita', che rispondano ai valori essenziali al fine di offrire paritetiche opportunita'. Manca, mi creda, quella umana comprensione che dovrebbe legiferare un comparto federativo che si basi sull'associazionismo e sul volontariato. Troppe volte lo dimentichiamo.

Lo sprone o il volano e' costituito dalle attivita' di tutti i nostri volontari, soci delle nostre Associazioni. Ad esse dobbiamo collegare gli altri aspetti, avendo pieno rispetto per ognuno. Dobbiamo valutare quello competitivo. Dobbiamo considerare l'indotto economico produttivo che coinvolgiamo. Dobbiamo pensare al domani.

Le Carte Istituzionali di cui attualmente disponiamo hanno saldi ben altri principi. Sono evidentemente documenti che avevano un senso per una determinata gestione, ma, rinnovando il CDF ed introducendo un'ideologia di certo moderata e aperta al confronto, e' lapalissiano che sussiste una stonatura di articoli, commi, per certi versi addirittura anticostituzionali. Lo Statuto va rimodulato!

Una figura che sottoporro' ai membri del mio direttivo, prima di sottoporla al vaglio dell'Assemblea e del quorum socio-associativo, e' la nomina preventiva di un Commissario Straordinario, che in caso di impedimento per piu' di 60 gg. del Presidente, possa, coadiuvato dal Consiglio Direttivo in atto, continuare l'amministrazione (anche straordinaria) della Federazione e portare alle nuove elezioni entro prescritti termini di indisponibilita' del Presidente, oppure riconsegnare allo stesso il ruolo di competenza.

In piu', abbiamo gia' previsto che sara' cura del nuovo C.D.F. nominare una Commissione per la modifica dello Statuto e del Regolamento. Sara' opportuno nominare diverse Commissioni, con esperti in materia, per la eventuale modifica al Regolamento Ordine dei Giudici, Regolamento CC.TT.NN, Regolamento Raggruppamenti, Regolamento Generale Mostre, Regolamento Club di specializzazione. Insomma c'e' del lavoro da fare.








3) In tema di servizi agli associati: ritiene vi siano istanze della base da approfondire; ha in studio nuove iniziative e progetti al fine di incrementare lo spirito di servizio della Federazione verso gli iscritti e l'ammodernamento dell'allevamento italiano?

Avra' letto sicuramente il nostro Programma. Tutto quanto verte sul nostro programma e' finalizzato al miglior servizio da poter garantire. Vogliamo introdurre la partecipazione diretta degli associati alla vita federale, coinvolgendoli – nella piattaforma telematica – nell'espressione referendaria del proprio soggettivo parere.

Abbiamo in cantiere la "Scuola dell'Ornitologia" che sara' il vero trampolino di rinascita. Ad essa saranno annessi sia gli allievi, ma quanti altri potranno svolgere la funzione di insegnante, di tutor, di figura esperta in materia. La nostra disciplina va insegnata come si farebbe con una fisiologica, quanto propedeutica, attivita'.

I convogliamenti vanno riqualificati in maniera piu' pertinente. A questo aspetto dedicheremo un'attenzione diretta. Alla stessa maniera abbiamo interesse a rivalutare l'intera piattaforma dell'Organo Giudicante, senza stravolgere molto, andando solo a rendere piu' partecipative le figure dei giovani che si avvicinano alla nostra disciplina e meritano certamente un rispetto privilegiato. Ai giovani dedicheremo uno studio progettuale affinche' si arrivi ad una crescita di iscritti, restituendo un decremento alla media anagrafica per una piu' edificante struttura di ripartenza.








4) Rapporti con l'opinione pubblica nazionale: cosa farebbe in concreto da Presidente Federale, per migliorare l'immagine della nostra Istituzione presso l'opinione pubblica nazionale; affermare il ruolo degli ornitocoltori nel contesto del tempo libero e della tutela avifaunistica? Pensa sia opportuno tentare un dialogo anche con le frange della societa' che sempre piu' spesso ci contestano (animalisti), e/o con politici ed amministratori della cosa pubblica? Se si', in che termini e quali iniziative promuoverebbe?

Anche questo e' un aspetto trattato nel nostro programma. Per me, in prima persona, mi pare un invito a qualcosa che mi e' gia' fin troppo familiare. Convivo quotidianamente con queste problematiche e Le assicuro che non e' per niente difficoltoso. Evidentemente se ci nascondiamo, riusciamo a dare soltanto un'immagine sbagliata della nostra passione.

Continuare a rinchiudere il nostro movimento in un ambito circoscritto di allevatori determina una vita breve. Il mondo, quello vero, ovunque lo si osservi, e' sempre al di fuori dai contesti circoscritti – nella sua effettiva realta'. Oggi questa realta' ci penalizza. Ci ghettizza. Allora e' fintanto ovvio dover intraprendere un processo di amplificazione del linguaggio etico e morale che avviluppa la nostra disciplina.

Aprirsi agli altri sara' un dogma, ma per farlo abbiamo bisogno di figure importanti che intendono collaborare con questo nostro CDF. Abbiamo bisogno di una Commissione di esperti che si interfacci con le infrastrutture ministeriali. Che riesca a creare incontri e conferenze al di fuori del contesto a cui siamo abituati recintarci. In questo campo potremmo investire con sussidi didattici e progettuali. In piu' abbiamo un'arma che e' la comunicazione e non a caso nel nostro gruppo abbiamo considerato la presenza di un esperto che conosce bene le problematiche e potra' studiare un ottimo progetto per veicolare il "prodotto ornitologico" come fosse un consesso sincero e spontaneo da portare nelle case e nelle famiglie.

Abbiamo inoltre la rivista Italia Ornitologica che, purtroppo, sopravvive nel suo ancestrale controsenso: e' rivolta solo ai soci. Quale migliore occasione per riprogettare un diverso taglio editoriale e proporre – sfruttando la rete internet con la possibilita' di un veicolo multimediale – una rivista fruibile per tutti.

Vede, Direttore, a volte abbiamo tante risorse e non le sfruttiamo al meglio. Probabilmente oggi dobbiamo solo avere il consenso per disporre del cambiamento della nostra mentalita', perche' troppi paletti li abbiamo messi noi stessi, intralciandoci il cammino.



Stemma della Federazione Ornicoltori Italiani - immagine dalla rete
5) Argomenti da sempre ritenuti spinosi: Ufficio Stampa Nazionale – Italia Ornitologica – Assistenza Tecnica agli allevatori: quali interventi intende adottare su questi argomenti che da sempre interessano ed appassionano gli iscritti della Federazione?

Perche' li ritiene spinosi? Non mi dica che anche lei appartiene alla vecchia guardia? Certo che no. Allora Le spiego.

Il fatto che non esiste in FOI un Ufficio Stampa non e' un'innovazione a cui mirare. E' una negligenza a cui porre immediatamente rimedio.
Il fatto che si ritiene la rivista Italia Ornitologica un argomento spinoso, tra l'altro graficamente accattivante, non e' una zavorra da portarsi dietro. E' un patrimonio da sfruttare per un progetto di Progresso che deve mirare alla realizzazione di un'immagine che ha la sua intrinseca importanza. Provi ad immaginare la nostra rivista disponibile per tutti. Provi a pensare che questa rivista possa essere addirittura reclamizzata su altre riviste di parallelo interesse faunistico. Altro che argomento spinoso, e' un valore aggiunto che possediamo.

Il fatto che gli allevatori siano abbandonati alla merce' di informazioni rubacchiate qua e la', e mi riferisco alla rete internet, non e' qualcosa da cui prendere le distanze, considerandola spinosa contestualita'. E' il patrimonio che abbiamo. L'unico vero patrimonio che possediamo sono gli ALLEVATORI, per cui su di loro dobbiamo edificare l'intera NUOVA costruzione solida e duratura.

La FOI non appartiene ad un sistema. La FOI e' degli associati. La FOI e' di chi pratica Ornitologia con passione, a prescindere da interessi, da finalita' (sono aspetti secondari che vengono strumentalizzati ad arte, ponendoci noi stessi paletti di intralcio).

La nostra Ornitologia e' un indotto su cui confluiscono verita' e realta', nella loro piu' completa eterogeneita'. Ci sono attivita' commerciali di settore. Ci sono amanti che trovano un proprio relax. C'e' chi dedica ore ed ore della giornata. Chi invece nutre la voglia di sentire profumi e richiami di primavera. Rispettiamoli tutti, perche' INSIEME contribuiscono alla riuscita del nostro domani.

La "Scuola di Ornitologia" che intendiamo creare non e' una trovata propagandistica. E' l'unica ancora di salvataggio che abbiamo se crediamo alla forza del nostro movimento come VALORE da trasferire alle nuove generazioni e non ad uso e costume di una classe di privilegiati.

La ringrazio di cuore di avermi offerto l'opportunita' di questa intervista. Se mi ha posto queste mirate domande e' consapevole che versiamo in uno stato di trascuratezza, riferendoci ad aspetti logistici che avrebbero significato, ma purtroppo languono nell'indifferenza.

Se permette, gliela pongo io una domanda e la pregherei di rispondere. Lei, conoscendo lo stato attuale dell'Ornitologia Italiana, preferirebbe il rinnovamento o la staticita' di un sistema?





Programma Lista FOI Gen. Terraveglia
Programma Lista Terraveglia



Testo di: Francesco Chieppa - Massimiliano Terraveglia
Foto di: Terraveglia - Rete Internet

articolo pubblicato in aprile 2016  Copyright ©verdiardesia.com