aviaria - non cadiamo nelle banalita'



Orthomyxovirus H5N1
Moria e pandemie sono sempre notizia eclatante per le tv: sembra scattare in noi un atteggiamento di curiosita' lenita dalla distanza. Quando la moria, pero', sembra divenire un pericolo incombente, la nostra curiosita' aumenta notevolmente, rischiando di fidarsi di notizie distorte che possono avere ripercussioni catastrofiche. Basti pensare all'ultimo anno quando i mass media ci hanno "terrorizzati" con l'influenza dei polli. Ma sappiamo veramente che cosa significa H5N1, o e' diventato semplicemente una fobia?!

Innanzi tutto diamo una definizione di virus. I virus sono microrganismi con una struttura molto semplice: un involucro protettivo fatto di proteine ed un contenuto genetico che utilizzano per la loro riproduzione. I virus si possono solo riprodurre all'interno della cellula (l'ospite), entrano in quest'ultima e danno vita a tantissime copie di loro stessi fino a quando la cellula si lisa per la troppa abbondanza di questi virus al suo interno. Tutto questo avviene grazie a particolari strutture che si trovano sul guscio esterno che prendono nome di emoagglutinina e neuramidasi, abbreviati con i termini H e N.

I virus sono molto instabili e vanno incontro a due cambiamenti principali: uno detto drift, l'altro shift. Entrambi portano modificazioni a livello di H e N, fino a produrre diversi virus che vengono numerati in modo differente dagli studiosi per un loro rapido riconoscimento in base alla patogenicita'. Cosi' avremo: H5N1, H1N1 la Spagnola, H3N2 per la pandemia del '69. I virus influenzali possono essere di tipo A, B e C: i primi due rappresentano i piu' frequenti agenti di malattia nell'uomo. I virus A si suddividono a loro volta in 15 sottotipi sulla base della numerazione e caratteristiche di H e N. L'influenza aviaria e' un'infezione provocata da un virus influenzale di tipo A.







Pollo domestico (Gallus gallus domesticus)
La pandemia influenzale e' una epidemia di influenza diffusa in tutto il mondo, sempre esistita nei secoli scorsi. Le piu' recenti e note pandemie si sono sviluppate nel 1918-19 (la Spagnola causata da H1N1), 1957-58 (l'Asiatica H2N2) e ancora 1968-69 (Hong Kong H3N2). Forse molti non sanno che a tutt'oggi Il virus H3N2 e' in circolazione e provoca i consueti focolai epidemici stagionali eliminati con l'utilizzo del vaccino anti-influenzale: e' la nostra influenza che obbliga a letto milioni di persone ogni inverno.

I virus aviari in genere non infettano l'uomo ma solo gli uccelli. Inoltre si ritiene altamente improbabile che si possano trasmettere da persona a persona, anche se un episodio, risalente al 6 febbraio 2004 in una comunita' familiare in Vietnam e relativo al contagio di piu' persone, e' stato oggetto di studio da parte della comunita' scientifica internazionale, allo scopo di analizzare questa eventualita'.

I media hanno riportato altri casi di morti causate da influenza aviaria, ma si e' sempre trattato di individui che vivevano a stretto contatto con polli infetti. Spesso queste popolazioni allevano e vivono a stretto contatto con polli e uccelli da allevamento, in condizioni igieniche pessime e i vaccini e tutte le precauzioni sanitarie sono inesistenti.







Cigno (Cygnus olor)
Fortunatamente l'Italia e' del tutto autosufficiente nella produzione e nella vendita di pollame ed e' stato dimostrato che la malattia non puo' diffondersi attraverso il consumo alimentare di carne e uova. Migliaia di prelievi, distribuiti a campione negli allevamenti, hanno il compito di segnalare precocemente un eventuale diffondersi della malattia.

Ogni nostro pollo e' controllato dalla nascita alla morte, vive e cresce in un ambiente asettico e nessun tipo di virus riuscirebbe ad entrare nei nostri allevamenti.

Oggigiorno esiste un vaccino per i volatili ed e' in fase di studio un vaccino per l'uomo (realizzato - n.d.r.) che potrebbe proteggere dall'influenza aviaria chi dovesse trovarsi a lavorare a stretto contatto con volatili infetti, come avicoltori o veterinari.

Percio' non siate timorosi. L'uomo ha sopportato pandemie peggiori di questa in passato e, come dice Walter Shapiro: provocatore opinionista statunitense, "Guardare la tv fa male alla salute, specialmente se si crede all'ossessivo tam tam su un'imminente epidemia globale che fara' milioni e milioni di morti". Ma nessuno e' certo riguardo a quando accadra': allora perche' vivere nell'angoscia?


Annalisa Subacchi - Dottore in Scienze Naturali
Foto di archivio - Articolo pubblicato in novembre 2005





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